In equilibrio naturale, come quando si cammina su strada. La lunghezza ed il ritmo del passo devono essere regolari; esso va praticato in modo da essere il più elastico possibile e va coordinato con la respirazione.
Costruire in anticipo con lo sguardo l'avanzamento.
Su sentieri molto ripidi, posare i piedi su pietre stabili, o su gradini di terra, che non rischino di cedere.
Su pendio d'erba
Il tipo stesso di terreno è pericoloso perché l'erba nasconde delle irregolarità; se è bagnata, inoltre, diventa molto scivolosa.
Gli appoggi che si trovano non sempre trattengono il peso dell'alpinista. E' importante:
- mantenere sempre l'equilibrio ritti sui piedi, o appoggiando la mano aperta su una larga zolla d'erba con il braccio disteso; le mani servono a mantenere l'equilibrio del corpo;
- usare, all'occorrenza, il ciuffo d'erba come appiglio afferrandolo a piene mani, in un movimento di torsione, in modo da far lavorare ogni filo d'erba.
Non ci si dovrà appoggiare con il corpo (fianchi o dorso) sul pendio erboso, perché in questo caso, alleggerendo i piedi, le suole perdono aderenza e tendono a scivolare.
Su pietraie e ghiaioni
Evitare al massimo le zone di pietrisco sottile, che vanno utilizzate piuttosto in discesa.
Il pietrame grosso, blocchi o terra, permettono una progressione più facile. Nei canali detritici seguire una delle due sponde, in modo da potersi aiutare con le mani (appigli di roccia o arbusti).
Su morena
La morena si percorre possibilmente seguendone la cresta, che è sempre la più solida e più sicura.
Su pendii di terreno gelato o scivoloso
Attraversare un ripido pendio in queste condizioni diventa estremamente pericoloso. Procedere facendo delle tacche, aiutandosi con qualsiasi attrezzo disponibile.
Legarsi è utile solo se si può fare una assicurazione adeguata.
Nei canali o in fondo alle gole
Sulle pietraie (specie se si è in parecchi), avanzare sulla stessa linea di pendenza, per evitare la caduta di pietre.
Nei canali o nelle gole, avanzare il più possibile raggruppati o uno alla volta, mentre gli altri sono al riparo. Il più esperto camminerà da primo in salita e da ultimo in discesa.
Su lastroni di roccia poco inclinati
Su questo tipo di terreno si procede sfruttando l'aderenza delle scarpe, badando che la superficie di contatto delle suole sia la più ampia possibile. Posizione dei piedi leggermente divaricata, caviglie, ginocchia e busto flessi.
PROGRESSIONE SU FERRATE
Attrezzatura necessaria
- casco
- imbrago
- metri 3 di corda, diam. 9 / 11 mm.
- un dissipatore
- due moschettoni da ferrata
- uno spezzone di corda da 9 mm. lungo circa 1,2 metri
Modo di legarsi
Lo spezzone lungo è inanellato nel dissipatore [seguire le indicazioni del dissipatore: in genere il cordino più sottile (9 mm.) fa un giro in più rispetto a quello più spesso (11 mm.)] e ai capi di uscita si applicano i due moschettoni bloccati con nodo strozzante.
Il dissipatore viene legato con due giri del cordino più corto all'imbrago, chiuso con doppio nodo a contrasto.
Modo di procedere
Su corda fissa (sia in discesa che in salita)
La continuità della corda fissa è sempre interrotta da punti di fissaggio (chiodi o ancoraggi vari).
Agganciare uno dei due moschettoni collegati all'imbragatura nella corda fissa e continuare normalmente, facendo scorrere il moschettone fin quando si arriva all'interruzione successiva; agganciare il moschettone libero nel tratto successivo prima di sganciare l'altro e così di seguito.
Su scala metallica a pioli
Nel caso che di fianco alla scala o ai gradini ci fosse una corda fissa, la progressione in sicurezza avverrà come su corda orizzontale.
Se non ci fosse corda fissa di fianco alla scala si procederà in questo modo: agganciare il primo moschettone al gradino più in alto possibile, alzarsi sulla scala fino a che il moschettone agganciato non sia all'altezza della vita, quindi, prima di sganciare lo stesso, agganciare il secondo moschettone al gradino della scala il più alto possibile e proseguire così di seguito [riportando alla stessa altezza anche il primo moschettone n.d.t.]. Eseguire le manovre sempre con una mano sola, mentre con l'altra ci si terrà aggrappati saldamente ai gradini della scala o alla corda fissa.