W gli sposi
Oggi il campionato di serie A è fermo. Ho acceso il televisore e, dato che sul secondo Rai non c'era nessuno con cui fare qualche risata, ho schiacciato +1 sul telecomando e mi sono fermato sul terzo per almeno un'ora, su un programma tra l'inchiesta e il racconto.
Un po' di sociale, un po' di privato, ricchi, imprenditori, gente che vive di stipendio o cerca lavoro, nel sud, nel nord, fuori confine, in Romania, tra problemi, lusso, qualche speranza e molte preoccupazioni. Molto ben raccontato, con partecipazione ma senza invadenza, con lo stile del giornalismo buono di Biagi e Zavoli, che suscita emozioni e riflessioni.
Mi e' venuta la curiosita' di sapere che programma fosse e chi fosse il giornalista, che per me aveva una faccia non troppo conosciuta. La prima cosa che faccio è collegarmi con il sito web della Rai, convinto di trovarci tutto, magari anche un archivio on-line per vedere l'inizio che ho perso o per fare qualche segnalazione ad altri.
Da non credere: tutto quello che ho trovato è che su Rai Tre alle 14,30 è andato in onda "W gli sposi". Basta. Né il nome degli autori, se fosse una rubrica, quando è stato fatto... Ho provato a inserire il titolo nella casella Trova, ma sono uscite solo 390 segnalazioni sui Promessi Sposi e nessuna sul programma che cercavo io.
E' bastato andare su Google per sapere che il programma era di Riccardo Iacona, giornalista che aveva lavorato con Santoro, e che era andato in onda in prima serata su Rai Tre il 14 settembre con un ottimo risultato di ascolti e gradimento.
Curiosamente è ancora presente sul sito Rai la
pagina che lo presentava, ma per trovarla è servito un motore di ricerca esterno. Sembra proprio un'azienda senza amore per quello di buono che produce.
La battuta che ho trovato più dura nel reportage, mentre mostrava un nordest industriale insolitamente tranquillo, senza i tanti cartelli "cercasi operaio", è quella di un 'imprenditore che diceva: tra due anni saremo come in Argentina.
Brrrrr...